Il volume delle perdite idriche totali, nella sola fase di distribuzione dell’acqua, ammonta in Italia ad oltre il 40% dell’acqua immessa in rete.
La dispersione idrica può verificarsi sia nella parte pubblica (acquedotto) sia in quella privata (impianto domestico), causando un grande spreco di una risorsa preziosa.
Per le perdite più occulte o su lunghe tubazioni, si usano strumenti professionali come geofoni (per ascoltare il rumore dell’acqua), termocamere (per rilevare differenze di temperatura causate dall’umidità) e gas traccianti (per localizzare il punto esatto della perdita).
In particolare, il servizio di ricerca perdite svolto da Tesacque si è rivelato determinante per un Comune trentino, che grazie a questa attività ha quantificato l’entità del problema, ha pianificato gli interventi di sistemazione della rete e ha avuto accesso ai finanziamenti stanziati dal PNRR.